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Il preventivo del copywriter: l’importanza di avere un progetto

by Simona
per fare un preventivo come copywriter, l'ideale sarebbe avere un progetto di ciò che vuoi fare

Come fa un copywriter a fare un preventivo? Su cosa si basa? La risposta a queste domande, in realtà, è molto semplice: sul lavoro da fare.

Ciò che può essere più difficile, per chi ha necessità di testi e per me quando devo fare un preventivo, è determinare il lavoro da fare.

Questo da parte dell’azienda significa sapere già in partenza, al momento in cui mi si chiede il preventivo, che tipo di testi saranno da sviluppare, come dovranno essere organizzati, che lunghezza dovrà avere ciascun testo (per esempio ciascuna pagina), se serviranno titoli e metatesti (per il sito), se dovrò fare attività di analisi preliminare sul sito esistente e sulla concorrenza, quali fonti dovranno essere utilizzate (scritte, orali, archivi cartacei), quali persone saranno coinvolte nella realizzazione dei testi (per esempio le persone da intervistare per avere le informazioni: e potrebbe trattarsi di persone sempre impegnate, da inseguire a volte in maniera rocambolesca): in parole semplici, perché il preventivo sia veritiero, e non sia da rivedere in itinere, occorre avere un progetto.

Avere un progetto.

Quando si parla di strumenti di comunicazione, avere un progetto è indispensabile per valutare cosa, come, perché fare, e soprattutto per creare ciò che serve realmente. Scrivere uno o più testi, ovvero il mio lavoro, fa appunto parte delle azioni da compiere per realizzare il progetto, ma spesso c’è un problema.

L’azienda ha già un progetto?

Non è una domanda banale. Infatti, contattandomi come copywriter freelance, le aziende (non necessariamente piccole) vogliono iniziare a definire i contenuti di un progetto che non hanno ancora individuato in tutte le sue caratteristiche. Per esempio vogliono fare un blog e scrivere articoli, oppure realizzare un libro, oppure una brochure o un catalogo.

In questi casi ciò che mi serve per fare un preventivo è, invece, conoscere quale lavoro andrò a svolgere.

Ad aiutarmi spesso è l’esistenza di un piano editoriale, di una scaletta, di una bozza grafica, di un albero di navigazione del sito, oppure la possibilità di redigere la scaletta e individuare i tipi di testi da produrre prima di preparare il preventivo. Nonché ovviamente poter visionare le fonti originali a cui dovrò attingere (per esempio perché c’è da sbobinare un archivio cartaceo).

Fare un preventivo è un’attività difficile. Il mio desiderio è sempre di fare un preventivo attendibile e rispettarlo fino a fine lavoro, ma non sempre è facile, perché bisognerebbe avere tutti i dettagli.

Nel tempo sono arrivata a redigere preventivi in tre modi diversi:

  • -> A corpo, per il progetto nella sua interezza
    • Per quanto mi riguarda è un tipo di preventivo applicabile di solito per progetti ben definiti, oppure per testi molto brevi, come payoff o pagine pubblicitarie (che per loro natura sono di lunghezza definita), oppure per brochure che hanno una grafica od organizzazione definita, oppure per progetti grandi e molto complessi, come un libro, talvolta prevedendo un step by step, suddividendo le varie fasi come sbobinatura e raccolta info | redazione del testo | integrazioni e correzioni. Non è facile dare già all’inizio un prezzo a corpo a un lavoro, soprattutto se non mi è stata data una scaletta o uno schema da seguire.
  • -> Per singolo testo oppure a porzione di testo
    • Propongo un prezzo per il singolo testo, ovvero per esempio per la singola pagina del sito web, oppure per il singolo articolo del blog, basandomi su quanto mi viene messo a disposizione come progetto e, in particolare, tenendo conto dell’esistenza o meno del piano editoriale, che aiuta a programmare in fase iniziale e a eliminare molte difficoltà che si presentano nella continuità del lavoro (la continuità è sempre auspicabile, almeno per un certo periodo, in un progetto online).
    • Invece, conteggiare una singola porzione significa definire una lunghezza (di solito 1800 o 2000 battute spazi inclusi) e decidere che il prezzo dato è valido per qualunque tipo di testo di quella lunghezza; ovviamente in preventivo esplicito cosa è incluso nel prezzo, perché per un esempio in un sito web potrebbero essere necessarie attività di analisi che sono costretta a conteggiare “extra” rispetto alla sola ricerca di informazioni e scrittura del testo.
  • -> A ore
    • Definire un pagamento a ore talvolta è la soluzione migliore quando il progetto può potenzialmente essere anche molto grande e non è magari del tutto possibile definire un prezzo per una singola porzione. Rispetto al preventivo a corpo, questo tipo di preventivo però non fa distinzione tra i vari tipi di lavori fatti nel corso delle ore per ottenere il testo: per esempio in un preventivo a corpo le ore utilizzate per consultare una fonte in genere non le conteggerei come le ore in cui effettivamente scrivo, ma questa distinzione spesso non può essere fatta allo stesso modo con un conteggio a ore.

In sostanza, quando non c’è un progetto ben definito, cerco di andare incontro al mio committente con un preventivo modulare che si adatti in base allo sviluppo che deve avere il lavoro.

È un modo equo di valutare il mio intervento? Grazie alla mia esperienza, poiché è dal 2004 che mi occupo di testi, sento di poter rispondere di sì.

E tu, hai un progetto per il quale vorresti un preventivo da un copywriter freelance? Oppure il progetto non ce l’hai ancora, ma vorresti un’idea dei costi che potresti affrontare? Se mi dai modo di avere tutte le informazioni, cercherò di farti avere un preventivo nella formula migliore. Se invece non hai ancora le idee chiare, vedremo come definirlo!

Contattami come indicato a questa pagina se stai cercando il preventivo di un copywriter freelance!

Nb: la foto ritrae una delle Palm Islands di Dubai, vista dall’alto… un signor progetto! Purtroppo è l’unica foto a tema viaggi, nel mio sito, che non ho scattato durante un mio viaggio!

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