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Anche se non puoi vendere, continua a comunicare: copywriting e quarantena

by Simona

Oggi, lunedì 23 marzo, è ufficialmente il mio sedicesimo giorno di quarantena. In realtà il mio isolamento è iniziato qualche giorno prima che la Lombardia (e in seguito tutta l’Italia) fossero dichiarate Zona Rossa, perché come copywriter non sono in giro tutti i giorni fisicamente presso i clienti, ma “sedici giorni” è il numero formalmente corretto. Sono davvero molti, a pensarci.

In questo periodo le notizie sul Coronavirus e sugli effetti della pandemia si sono rincorse, spesso accavallate. Siamo bersagliati di informazioni di ogni tipo e decidere come comunicare, per un imprenditore, in questi giorni non è affatto facile. Devo partecipare alla comunicazione collettiva, e inserirmi nel flusso quotidiano che cambia di attimo in attimo, oppure no? Devo continuare a promuovere ciò che vendo oppure è meglio fermarmi perché, magari, il mio prodotto o servizio ora non verrebbe comunque acquistato durante questa quarantena (perché ho un prodotto tecnico o faccio macchinari, per esempio)?

La mia risposta a queste domande è una sola: se non puoi continuare a vendere, DEVI COMUNQUE CONTINUARE A COMUNICARE.

Perché? Per una questione di coerenza (la tua azienda continua a esistere, nonostante ciò che avviene là fuori, e continuerà a esistere anche dopo), perché l’epidemia paradossalmente dal punto di vista comunicativo è un’ottima opportunità per far emergere i tuoi plus e comunicare i tuoi valori, perché i clienti hanno un sacco di tempo per informarsi ora ed è il momento per rispondere alle loro domande e necessità dal punto di vista informativo, perché molti (anche se pensi il contrario) forse vogliono comprare ora il tuo prodotto o servizio, nonché perché ora potresti intercettarli e guidarli verso un acquisto (che forse faranno quando la pandemia sarà finita, ma comunque faranno).

Certo, un aspetto fondamentale è decidere COSA comunicare e, in proposito, come copywriter mi rendo conto che da una parte ci sono aziende che hanno contenuti evergreen da riciclare (con un’opportuna revisione) in questa occasione e, invece, altri che devono essere creati da zero, come per esempio quelli sui dispositivi come mascherine e disinfettanti che per l’Italia sono una novità di queste ultime settimane.

Come devi comportarti, quindi, in questo periodo?

Ho identificato, a dire la verità, quattro situazioni diverse in cui ora potresti trovarti come imprenditore e che potrebbero farti fare delle scelte rispetto alla tua comunicazione e alla produzione di contenuti:

1) Puoi vendere fisicamente il tuo prodotto o servizio

Perché è venduto nei supermercati, per esempio, oppure perché hai un’attività che non è stata ancora chiusa.

In questo caso, se accompagnano la tua attività in questi giorni, i contenuti che produci e diffondi dovranno essere coerenti, e il più possibile aggiornati in tempo reale, rispetto a ciò che fai e a ciò che stai vendendo.

Vista la delicatezza del momento, dovrai fare molta attenzione al contenuto e al contesto e potrebbe essere davvero strategico rivolgerti a un professionista copywriter per curare il tono, per evitare i doppi sensi, per prevenire le reazioni negative tenendo conto delle sensibilità e delle possibilità di interpretazioni diverse a cui puoi trovarti di fronte. Una crisi di comunicazione può essere innestata molto facilmente, ora.

2) Puoi vendere “in prevendita” il tuo prodotto o servizio

Soprattutto se stavi per lanciare qualcosa, oppure hai in previsione un evento o un corso, ora più che mai puoi utilizzare la formula della prevendita (chiedendo una registrazione al sito, un mi piace, una registrazione su eventbrite) per raccogliere ora i contatti che ti serviranno quando la pandemia sarà finita.

In questi giorni puoi dunque produrre contenuti per il tuo sito o la tua newsletter, per il materiale cartaceo, per i social, per tutti i tuoi mezzi di comunicazione, non solo per la tua comunicazione ordinaria ma soprattutto in questa ottica di “anteprima”.

Dovrai fare attenzione al contesto in cui ti muovi perché, se il tuo prodotto o servizio (o per esempio evento) rientra in un’ottica di “vita ordinaria” potrebbe toccare la sensibilità di chi non sta vivendo un momento normale ma tragico. Il tuo contenuto dovrà essere tarato in base a questo: e un professionista copywriter potrà accompagnarti nello sviluppo delle comunicazioni cercando di limitare gli effetti negativi e valorizzare la promozione di ciò che dovrai vendere in futuro.

3) Puoi vendere online

Puoi cambiare il modo in cui i clienti possono ricevere i tuoi prodotti o servizi (per esempio con l’e-learning), oppure rafforzare i sistemi digitali che avevi già messo in campo? Sforzati di capire se la risposta può essere sì, perché può essere importante per continuare a lavorare.

Puoi vendere sul tuo ecommerce o su Amazon, oppure tramite la pagina facebook, oppure tramite un numero verde o una mail. I trasporti non sono fermi, i corrieri neppure, e se hai modo di spedire o far spedire la tua merce puoi andare avanti così e addirittura rafforzare le tue inserzioni o fare contenuti per indirizzare i tuoi clienti sui canali online.

Per i servizi, se possono essere forniti tramite strumenti digitali, vendere online è ancora più facile.

Probabilmente questo è il momento in cui molte persone potrebbero imbattersi in te per la prima volta e avere il tempo di ascoltarti, quindi non trascurare le opportunità di vendita che puoi avere (qui e) ora.

Tuttavia devi, anche in questo caso, curare il contenuto in modo che non crei contrasti con il contesto. Le sensibilità che ti ascoltano possono essere molte, potresti innescare reazioni negative perché non hai pensato all’impatto di un annuncio sulle persone: l’occhio del copywriter (al di sopra delle parti) potrà guidarti nelle scelte da fare e nello sviluppo di un contenuto ad hoc.

4) Puoi semplicemente comunicare e/o produrre contenuti… in attesa che tutto finisca

La tua linea produttiva è chiusa al momento, oppure non puoi promuovere ciò che fai perché va fatto di persona: per esempio sei un’estetista o un parrucchiere, fai massaggi, fai la guida turistica.

È il momento in cui, ahimé, non puoi fare fotografie o video della tua attività, ma se sei stato previdente e hai un po’ di archivio puoi produrre contenuti da usare quando potrai riprendere (per esempio in queste settimane potresti riprogettare il sito, arricchirlo di articoli, oppure preparare un libro o una brochure), oppure addirittura produrne in tempo reale, dando consigli e facendo sentire la tua vicinanza ai clienti. Questo è anche un ottimo momento per fidelizzarli.

Un copywriter professionista, come sempre, può supportarti nello sviluppo di un piano di comunicazione, sviluppare i contenuti o rivederli e inserirli al meglio nel contesto, oltre che adattarli ai vari supporti.

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Non buttare il tempo libero che ti dà la quarantena: studia, pensa, progetta, agisci. Continuare a comunicare anche quando non si può vendere è la cosa migliore che puoi fare per te stesso e la tua azienda.

Dovrai, ovviamente, rifare (o far rifare) il tuo progetto di comunicazione e, in particolare, il tuo progetto di copywriting: dovrai valutare i contenuti che devi produrre comunque e quali modifiche apportarvi, quali contenuti non produrre più (o dei quali rimandare la produzione) e quali produrre ex novo.

Come copywriter sono “aperta per quarantena”.

I servizi che offro possono essere svolti anche a distanza, anche perché si possono fare riunioni via Skype e comunicare via email e telefono: se vuoi continuare a produrre contenuti con la mia consulenza, oppure farmeli produrre per una ripartenza alla grande, possiamo sentirci quando vuoi: guarda a questa pagina come fare.

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